Informativa e consenso per l'uso dei cookie

Il presente sito web utilizza cookie propri e di terze parti per finalità tecniche e di statistica. Per la loro installazione non è richiesto il suo consenso ma la invitiamo ugualmente a prendere visione dell'informativa completa cliccando sul pulsante “Maggiori informazioni”.

LA RISERVA NATURALE DELLA VAL ALBA

2_Copertina_Val_Alba.jpg

La Riserva naturale regionale della Val Alba è stata istituita nel 2006, grazie ad un percorso partecipato finanziato dall’Unione Europea e promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia con il concorso dell’Ente parco naturale delle Prealpi Giulie, a cui è stata data in gestione.

Questa zona, scelta per le peculiari caratteristiche naturalistiche e storico–culturali, si trova nel settore orientale delle Alpi Carniche meridionali, a contatto con le Alpi e Prealpi Giulie, estendendosi per quasi 3.000 ettari nel comune di Moggio Udinese. Si situa nella parte inferiore del bacino del fiume Fella, affluente di sinistra del fiume Tagliamento, e più precisamente all’interno dei due bacini idrografici solcati dal rio Alba e dal rio Simon.

Val_Alba_e_SIC.jpg

FLORA E FAUNA

La Val Alba si colloca in un’area di grande interesse ecologico, situata nella fascia di transizione fra Alpi e Prealpi e fra Alpi Carniche e Giulie. Gli aspri rilievi e le profonde valli creano un mosaico di ambienti che si riflette in comunità animali e vegetali ricche e differenziate, potendo ospitare specie a diversa origine e corologia. Queste caratteristiche hanno fatto si che all’interno della Riserva vedesse la luce il “Sito d'Importanza Comunitaria del Çuc dal Bôr” compreso nella rete di protezione conosciuta come Natura 2000.

VAL_ALBA1.jpg

I fattori fisici associati a quelli biogeografici, pongono il limite della vegetazione arborea attorno ai 1500 m e consentono una variabilità vegetazionale di grande interesse. Il faggio predomina sull'abete rosso ed è accompagnato dal larice, dal sorbo degli uccellatori, dal mugo e dal pino nero. Rilevante è la presenza di alcune specie rare e a distribuzione limitata, fra le quali il Ranunculo bianco, il Papavero delle Giulie ed il Giglio della Carniola.

Grande è anche la ricchezza faunistica, con la presenza di oltre 80 specie di uccelli nidificanti, fra cui il Fringuello alpino, il Falco pellegrino, l’Aquila reale ed il Picchio nero (simbolo della riserva) e più di 50 mammiferi, oltre a numerosi anfibi e rettili. Si tratta di specie tipiche di questo settore alpino che oltre alla presenza degli ungulati è interessato anche dagli spostamenti di grandi carnivori, Orso e Lince, dalla Slovenia.

Picchio_Nero_Paolo_Da_Pozzo.jpg

ITINERARI

L’ingresso alla Valle può avvenire da tre suggestive frazioni abbarbicate alla montagna: Dordolla, Pradis e Ovedasso. Sono numerosi i sentieri, le tracce acciottolate e le mulattiere che percorrono la valle, immersi nel silenzio dei boschi o delle cime. Questi consentono sia ad escursionisti allenati, sia a gruppi famigliari con bambini, di gustare appieno il fascino della montagna.

E’ possibile, ad esempio, effettuare una semplice passeggiata al Rifugio Vuâlt e nell'omonima conca boscosa, con la possibilità di compiere alcune deviazioni al Bivacco Bianchi, alle sorgenti del torrente Alba o ai resti dei manufatti militari, alla scoperta degli aspetti naturalistici e storico-antropici dell’area.

Per i più esperti, invece, non c’è che l’imbarazzo della scelta: dalla salita alla Creta dei Russei, al Cuel Brusât, dal Monte Crostis al Çuc dal Bôr, l’appagamento è garantito.

Molteplici sono le potenzialità della valle come luogo di educazione ambientale, con percorsi didattici nell'area del rifugio Vuâlt, e di fruizione turistica e ricreativa.

Panorama_Val_Alba_2017_Marco_Di_Lenardo.jpg

COSA VISITARE

Il territorio della Riserva è integro e selvaggio, ricco di acque cristalline, creste rocciose, boschi impenetrabili, ma anche di testimonianze lasciate dall’uomo e dalle sue attività.

Un gioiello naturalistico completamente spopolato e silenzioso attraversato da numerosi sentieri. Un ulteriore elemento di interesse della zona è rappresentato dai segni della presenza militare durante il primo conflitto mondiale. I crinali dell’area ospitarono infatti la seconda linea del fronte e videro la costruzione di particolari opere belliche come ricoveri in quota, strutture difensive, piccoli dormitori e postazioni in galleria.

Le escursioni al Rifugio del Vuâlt, ai ricoveri militari, al Bivacco Bianchi, al suggestivo Cjasut dal Sior balcone sulla riserva e Monte Grauzaria ed alle sorgenti del Rio Alba rappresentano tappe obbligate per quanti vogliono conoscere l’autentica essenza della Riserva.

Infine, per meglio comprendere l'utilizzazione boschiva e il tenace lavoro dell'uomo in questa vallata si suggerisce la visita all'allestimento espositivo presso l'ex asilo di Dordolla.

DOWNLOAD

Mappa turistica

Dépliant

Rio Alba