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PROGETTO E-NAT2CARE, SECONDO ATTO

E’ in corso l’iniziativa, avviata nel settembre dello scorso anno, che punta a consolidare e far crescere la cooperazione transfrontaliera

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Nel settembre 2023 è ufficialmente partito il progetto E-NAT2CARE, che intende capitalizzare quanto prodotto nell’ambito del progetto NAT2CARE (2017-2020), il cui obiettivo era di migliorare lo stato della biodiversità nelle aree Natura 2000 attraverso una gestione comune e aumentando la collaborazione transfrontaliera. All’iniziativa della durata di 24 mesi, sotto la guida dell’Istituto nazionale di Biologia sloveno, parteciperà anche il Parco naturale delle Prealpi Giulie, in quanto è uno dei quattro partner di progetto.

L'obiettivo principale del progetto E-NAT2CARE è consolidare ed espandere la cooperazione transfrontaliera per una gestione più efficace delle aree protette delle Alpi Giulie e del Carso per la conservazione della biodiversità e dei servizi ecosistemici per la mitigazione dei cambiamenti climatici, attraverso nuove reti di partenariato implementando, riutilizzando e diffondendo i risultati del progetto NAT2CARE. In particolare, saranno realizzate azioni pilota a livello transfrontaliero di monitoraggio di specie definite “bio-indicatori”: il cerambice del faggio (Rosalia Alpina) e l’allocco degli Urali (Strix Uralensis). Si tratta di specie importanti in quanto la loro presenza (o assenza) è in grado di fornire indicazioni sullo stato di salute di un determinato ecosistema.

Il Parco avrà il compito di coordinare l’applicazione dello Strumento software di valutazione qualitativa e quantitativa dei servizi ecosistemici e strumenti per la definizione del Pagamento per i Servizi Ecosistemici (PES) nei siti Natura 2000 realizzato nell’ambito del progetto NAT2CARE. L’obiettivo è migliorare la valutazione e la promozione dei servizi ecosistemici con un particolare focus sul servizio ecosistemico “sicurezza e qualità idrica”. Questo strumento verrà trasferito e applicato nell’area pilota del Park Škocjanske jame, in un’ottica transfrontaliera e ampliando l’area di applicazione del precedente progetto al Carso goriziano e triestino.

Fondamentale sarà la fase di comunicazione, sia nei confronti dei professionisti del settore che del pubblico generico. Particolare attenzione verrà data alla comunicazione del valore della biodiversità e dei servizi ecosistemici a studenti di diversi livelli, attraverso workshop, attività sul campo, conferenze e pubblicazioni. Non mancheranno comunque le occasioni in cui tutti saranno invitati a contribuire e a conoscere più da vicino il progetto e il nostro magnifico territorio.

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In foto: Strix uralensisi (autore Bruno Dentesani)